LA TEGOLA E LA GIRAFFA
Percorsi scientifici
alla ricerca delle cause
di Marco Verdone

LA TEGOLA E LA GIRAFFA
Percorsi scientifici
alla ricerca delle cause
di Marco Verdone
Non è vero che tutto andava bene a Green Hill, altro che centro di eccellenza del settore! lo conferma anche la Corte d’Appello che oggi ha emesso una nuova memorabile condanna per l’allevamento bresciano di beagle destinati alla sperimentazione, denunciato dalla LAV nel 2012.
La Corte d’Appello ha confermato le condanne di primo grado nei confronti del veterinario Renzo Graziosi, e del co-gestore di “Green Hill 2001” Ghislane Rondot, entrambi condannati a 1 anno e 6 mesi, e del direttore dell’allevamento, Roberto Bravi, a un anno più risarcimento delle spese. Confermata anche la sospensione dalle attività per due anni, per i condannati, e la confisca dei cani.
Green Hill resterà quindi chiusa e i 3.000 beagle rimarranno in famiglia: non vi è peraltro alcuna richiesta dell’Unione Europea per eliminare il divieto previsto dalla Legge italiana dal 2014 di allevamento di cani per la sperimentazione, nessuna procedura aperta da Bruxelles.
LE TAPPE DI QUESTA BATTAGLIA LEGALE E DI CIVILTA’
ETOLOGIA PRIMA DELL’ECONOMIA, ANCHE PER LA VIVISEZIONE ESISTE UNA LEGGE
Il Tribunale di Brescia il 23 gennaio 2015 ha dichiarato Rondot Ghislaine, legale rappresentante della Green Hill 2001 srl, Renzo Graziosi direttore sanitario della struttura e Roberto Bravi, direttore generale colpevoli dei reati loro ascritti, maltrattamento (544 ter c.p. I e III comma) ed uccisione di animali (544 bis c.p.), condannando i primi due un anno e mezzo di reclusione, mentre per Bravi è stata comminata la pena di un anno di reclusione. E’ stata inoltre disposta la confisca di tutti gli animali e per tutti gli imputati è stata disposta la pena accessoria della sospensione della loro attività professionale di allevamento per due anni in base all’articolo 544 sexies c.p.
Conferenza sulla sperimentazione animale a carattere informativo.
Cerca di fare chiarezza su tutte le problematiche del caso; Aspetti che verranno dibattuti da vai esperti del settore, sia contro che a favore della sperimentazione animale.
Dove:
PISA
Via F. Buonarroti, 5 (mappa)
Polo Fibonacci – Aula E1 – Edificio B
INGRESSO LIBERO Read More
conduce Federico Taddia
Nelle puntate precedenti ci siamo occupati di amore umano, oggi ci occuperemo dell’amore degli animali e per gli animali. E’ un amore diverso?
Curzio Malaparte (1898 – 1957) nel suo libro autobiografico “La Pelle” condanna in un resoconto straziante la vivisezione, di cui resta vittima il suo stesso cane Febo. Un giorno Febo non torna a casa, Malaparte lo cerca ovunque, fino alla Clinica Veterinaria, ma…
Ecco il resoconto tratto da “La Pelle” (Adelphi, pagg. 167-174):
Nel giorno di S. Francesco all’ex colorificio liberato di Pisa per parlare di vivisezione e solidarietà con gli altri animali
Un film, un dibattito, una cena vegana, il sostegno alla liberazione di animali destinati al macello, un luogo pubblico: questi gli ingredienti per animare un luogo recuperato alla sua funzione sociale come l’ex colorificio di Pisa e attivare un’interessante e partecipata serata di solidarietà oltre le differenze di specie.
In occasione della sesta settimana vegetariana internazionale le associazioni Gavol, Veganzo, Animal Equality, Progetto Rebeldia e Comunità Ondamica (socia DESAT) collaboreranno per partecipare alla prima Notte Veg organizzata da Edizioni Sonda presso Ex Colorificio Liberato di Pisa in Via Montelungo 70 .
Questo evento è solidale con il Municipio dei Beni Comuni per la liberazione dell’ex colorificio e per la piena e costituzionale restituzione alla sua funzione sociale. A causa della recente sentenza di sgombero l’evento è suscettibile di annullamento.
Info specifiche su: http://rebeldia.net
Sommario:
Iniziative come il “Human Toxome Project (Progetto Toxoma umano)” che ha l’obiettivo di mappare i “percorsi di tossicità” (PoT) nell’uomo, illustrano una tendenza che si allontana dalla nostra attuale dipendenza dagli studi di tossicità animale ad alte dosi, grazie ad un’ampia gamma di nuovi strumenti quali genomica funzionale, proteomica, metabolomica, screening da un elevato numero di dati, modellizzazione farmacocinetica e biologia dei sistemi per studiare gli effetti delle sostanze chimiche su cellule, tessuti, e organismi in maniera rapida ed economicamente efficiente.
Grazie all’iniziativa popolare, con un milione di firme i cittadini europei possono partecipare in prima persona all’attività legislativa dell’Unione Europea. STOP VIVISECTION dà la possibilità ai cittadini di esprimere il proprio NO alla sperimentazione animale e di richiedere con forza all’Unione Europea un percorso scientificamente avanzato, a tutela degli esseri umani e dei diritti degli animali.
Sollecitiamo la Commissione europea ad abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e a presentare una nuova proposta che abolisca l’uso della sperimentazione su animali, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana.
VAI AL SITO PER FIRMARE
LEGGI IL DOCUMENTO
La legge 413 del 1993 sull’obiezione di coscienza alla vivisezione
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Sabato 28 settembre 2013
Fondazione Hans Ruesch*
presenta
BICENTENARIO ANTIVIVISEZIONISTA
letture e conferenza
Che esperimenti vengono fatti, dove vengono compiuti e i nomi dei vivisettori. Quelle che troverete in questo dossier sono informazioni pubbliche, ma di non facile reperibilità per chi non è abituato a cercarle o capirle. Messe tutte insieme danno una visione di ciò che accade agli animali nei laboratori di una singola città come Milano, che accade ogni giorno nei laboratori di ogni parte del mondo civilizzato.
Fonte: http://www.nemesianimale.net
L’8 maggio 2012 è stata una giornata di protesta mondiale.
Protesta popolare, apolitica, istintiva, dei cittadini che cominciano a sapere, a capire cosa sia la vivisezione, perché la si pratica, a cosa non serve e cosa comporta per gli animali, vittime negli tabulari di torture inaudite ed ignobili.
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