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TUTTI I BEAGLE SALVI: VITTORIA IN APPELLO CONTRO GREEN HILL / Comunicato LAV

Non è vero che tutto andava bene a Green Hill, altro che centro di eccellenza del settore! lo conferma anche la Corte d’Appello che oggi ha emesso una nuova memorabile condanna per l’allevamento bresciano di beagle destinati alla sperimentazione, denunciato dalla LAV nel 2012.

La Corte d’Appello ha confermato le condanne di primo grado nei confronti del veterinario Renzo Graziosi, e del co-gestore di “Green Hill 2001” Ghislane Rondot, entrambi condannati a 1 anno e 6 mesi, e del direttore dell’allevamento, Roberto Bravi, a un anno più risarcimento delle spese. Confermata anche la sospensione dalle attività per due anni, per i condannati, e la confisca dei cani.

Green Hill resterà quindi chiusa e i 3.000 beagle rimarranno in famiglia: non vi è peraltro alcuna richiesta dell’Unione Europea per eliminare il divieto previsto dalla Legge italiana dal 2014 di allevamento di cani per la sperimentazione, nessuna procedura aperta da Bruxelles.

LE TAPPE DI QUESTA BATTAGLIA LEGALE E DI CIVILTA’

  • Per anni cittadini, comitati, coordinamenti manifestano a Montichiari (Brescia) e in altre città per fermare Green Hill
  • 28 aprile 2012: alcuni manifestanti entrano nell’allevamento Green Hill
  • 18 luglio 2012: in seguito a una denuncia della LAV, i beagle di Green Hill vengono posti sotto sequestro e la LAV è tra i custodi legali dei cani
  • Circa 3000 i beagle tratti in salvo
  • Decreto Legislativo 26/2014: l’Italia vieta per legge l’allevamento di cani a fini sperimentali. In Italia Green Hill non potrà riaprire, in nessun caso.
  • 23 gennaio 2015: tre le condanne di primo grado inflitte dal Tribunale di Brescia  Green Hill (veterinario, co-gestore e direttore)

Animali e legge / Stato di necessità invocabile quando l’animale è in pericolo imminente

Un’importantissima sentenza pronunciata la settimana scorsa dal Giudice di Pace di Pisa, numero 249/2015, relativa allo stato di necessità che può essere invocato anche nel caso in cui un animale d’affezione si trovi in una situazione di pericolo imminente per la sua salute. Grazie a tale sentenza possiamo infatti affermare che è stato fatto un piccolo passo in avanti verso una legislazione in grado di tutelare gli animali in quanto “esseri senzienti”, così come stabilito dalla normativa comunitaria.

In particolare, il Giudice di Pace di Pisa ha accolto il ricorso del proprietario di un gatto in grave pericolo di vita (e successivamente deceduto), multato per eccesso di velocità durante il trasporto dell’animale dal veterinario al fine di salvargli la vita.

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Storica sentenza: 23 gennaio 2015 Green Hill condannato dal Tribunale di Brescia

ETOLOGIA PRIMA DELL’ECONOMIA, ANCHE PER LA VIVISEZIONE ESISTE UNA LEGGE

Il Tribunale di Brescia il 23 gennaio 2015 ha dichiarato Rondot Ghislaine, legale rappresentante della Green Hill 2001 srl, Renzo Graziosi direttore sanitario della struttura e Roberto Bravi, direttore generale colpevoli dei reati loro ascritti, maltrattamento (544 ter c.p. I e III comma) ed uccisione di animali (544 bis c.p.), condannando i primi due un anno e mezzo di reclusione, mentre per Bravi è stata comminata la pena di un anno di reclusione. E’ stata inoltre disposta la confisca di tutti gli animali e per tutti gli imputati è stata disposta la pena accessoria della sospensione della loro attività professionale di allevamento per due anni in base all’articolo 544 sexies c.p.

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