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GORGONA, FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA: NIENTE PIÙ MACELLAZIONI / 21 gennaio 2020

libertà2Questa è una data storica.

Ci sono voluti decenni di riflessioni, incontri, scritti, libri, conferenze, riunioni, missioni, testimonianze, dibattiti, scontri e confronti.
Alla fine ha prevalso il buon senso, ovvero l’ovvia necessità etica, ecologica, ambientale e di salute di chiudere per sempre un luogo di sofferenza, morte violenta e profondamente diseducativo oltre che economicamente e ambientalmente insostenibile.

Tutto questo grazie a un direttore illuminato, un garante dei diritti delle persone detenute attento alle istanze anche dei reclusi non umani, l’amministrazione comunale livornese disponibile, un’università come Milano Bicocca scientificamente puntuale, un’associazione come la Lav perseverante e competente e a una vastissima comunità civile che ha sostenuto da anni questo benedetto cambiamento. Un’altra pagina è stata scritta e un’altra è stata voltata. Un grazie sincero a chi non ha mai smesso di crederci.

Lo abbiamo testimoniato con varie modalità negli ultimi 30 anni.
Alcuni libri sono stati scritti proprio su questo tema.
Vai alla SEZIONE LIBRI di questo sito comunitario interspecifico.

TED_Valentina** L’esperienza di Gorgona è stata anche ritenuta di interesse generale e per questo il 14 novembre 2015 Marco Verdone è stato invitato al TEDx Lake Como con una conferenza dal titolo Peace with non human animal visibile QUI.

Prima di cop_ridL’ultimo libro scritto per testimoniare la necessità di questo cambiamento etico-rieducativo è l’opera collettanea SALVATI CON NOME – Carcere e rieducazione nonviolenta:
il modello dell’isola di Gorgona
, curata e promossa dalla prof.ssa Silvia Buzzelli, docente di diritto penitenziario dell’Università di Milano Bicocca insieme al dr. Marco Verdone, medico veterinario responsabile della salute degli animali di Gorgona isola dal 1989 al 2015.

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Gorgona (LI): L’isola-carcere tornerà ad essere un modello sperimentale / livornotoday.it, 25 ottobre 2019

Bimbo e Cesardi Davide Lanzillo

livornotoday.it, 25 ottobre 2019

Avviato l’iter per il rilancio dell’isola: “Il carcere tornerà ad essere un modello di riferimento”. Il progetto, che prevede lo smantellamento del macello e l’inaugurazione di attività ecocompatibili, ha ricevuto il benestare del ministero della Giustizia. De Peppo: “L’isola diventerà un laboratorio ambientale ed etico”.

Smantellamento del macello ed inaugurazione di attività rieducative ecocompatibili e con gli animali. Questo il progetto per la casa di reclusione di Gorgona, con il via libera al piano dato dal ministero della Giustizia sotto impulso del sottosegretario Vittorio Ferraresi. Un percorso che permetterà all’isola di diventare un vero e proprio luogo di sperimentazione ambientale ed etica, ripristinando così lo storico ruolo del suo carcere, a lungo modello di riferimento unico nel panorama italiano.

“Tutto ha avuto inizio con una storia particolare – spiega il garante dei detenuti Giovanni De Peppo. Anni fa alcuni detenuti chiesero di poter dare un’attenzione particolare a quegli animali che vedevano nascere per poi finire al macello. Ne nacque una riflessione più approfondita, in cui molti si chiesero quale influenza potesse avere un elemento violento quale è quello del macello all’interno di un carcere. Alla questione si interessò anche l’università Bicocca di Milano, con la storia che arrivò anche a molti bambini e ai loro genitori”.

“L’idea di dismettere il macello si fermò quando Carlo Mazzerbo lasciò la direzione del carcere. Con il suo rientro – prosegue De Peppo – ci siamo chiesti se fosse possibile riprendere l’iniziativa, ponendo la questione al sottosegretario Ferraresi. Nel frattempo, il numero degli animali da produzione sull’isola è enormemente aumentato, rappresentando un problema anche per la tenuta ambientale dell’isola. La nostra idea è quindi quella di unire istanze ambientali ad istanze sociali, trasformando la Gorgona in un vero e proprio laboratorio ambientale ed etico”.

“Un ruolo da protagonisti, in questo, spetterà ai detenuti: toccherà a loro – conclude De Peppo – trasformare i progetti, quali quelli legati a coltivazioni biologiche, pet therapy e fattorie scolastiche, in atti pratici. È stato stilato un cronoprogramma che, nel giro di qualche settimana o qualche mese, prevede lo smantellamento del macello per poi arrivare alla creazione di attività alternative. Ci sono già molte realtà interessate a dare il loro contributo, come ad esempio il CNR e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, oltre che, ovviamente, il Parco nazionale dell’arcipelago toscano”.

Avevamo preso l’impegno, prima della crisi di Governo, di rivoluzionare le attività della Casa di reclusione di Gorgona – spiega in una nota il sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi – e voglio comunicare con orgoglio che il nostro impegno si sta concretizzando. Proprio in questi giorni il capo del Dap, sotto mio impulso, ha proceduto alla conferma del cronoprogramma richiesto alla direzione di Gorgona per lo smantellamento del macello presente sull’isola, in modo che si ponga fine ad attività assolutamente inopportune per i detenuti, e si rilancino, invece, attività sostenibili, grazie alla collaborazione della direzione e di tutti i soggetti che hanno dato la disponibilità a contribuire a questa rivoluzione. È iniziato un nuovo percorso che porterà ad un cambio di visione delle attività sull’isola, anche in ottica di esempio per altre realtà, e potrà, inoltre, portare un minore impatto ambientale ed un risparmio per lo Stato”.

Gorgona al convegno: “Carceri e animali: il modello italiano” / Padova 4 ottobre 2019

Poster Gorgona_.Convegno_04.10.19pdf

Il gruppo di lavoro “Salvati con Nome” (che porta il nome dell’omonimo libro collettaneo) ha accolto l’invito a partecipare, in data venerdì 4 ottobre 2019, al convegno che si è tenuto a Padova dal titolo Carcere e Animali: il modello italiano organizzato dal Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali e patrocinato dai Ministeri della Giustizia e della Salute.
Col presupposto fondamentale, come si legge nella presentazione del convegno, che “diverse realtà penitenziarie, in Italia come all’estero, hanno compreso l’importanza dell’apporto favorevole della mediazione animale nel contesto detentivo”. Il convegno si è posto come obiettivo diffondere e scambiare tra i partecipanti “le conoscenze e le competenze necessarie per la comprensione e lo sviluppo del modello italiano, grazie alla testimonianza di diverse professionalità (sanitarie e non) che si occupano di progettualità di IAA nel contesto carcerario italiano, e di aprire un dialogo tra le istituzioni e gli operatori di IAA per favorire la standardizzazione dei programmi e delle procedure nell’ottica di tutelare l’utente e il benessere degli animali coinvolti.

Il gruppo Salvati con Nome era presente con un poster dal titolo significativo Gorgona, isola-carcere: tra premesse, specismi e alterità recluse.
In questa breve ma precisa testimonianza è stato presentato il percorso che da decenni si sta svolgendo in Gorgona, ribadendo come il punto focale che ha impegnato per molti anni numerose persone (per il quale si attendono ancora oggi gli sviluppi risolutivi) sia rappresentato dalla chiusura del macello e dal blocco delle produzioni, riproduzioni e ogni forma di sfruttamento animale. In tal modo Gorgona potrà essere il primo luogo detentivo dove gli animali, e in particolare quelli cosiddetti “ex da reddito”, potranno svolgere unicamente quel ruolo di mediatori e cooperatori della rieducazione che hanno dimostrato di poter assolvere.
Grandissimo è stato l’interesse da parte di tutti i presenti (autorità, relatori, partecipanti) per quanto è successo e quanto potrà nascere in questa isola-carcere (vedere per es. la recente visita del sottosegretario alla Giustizia Ferraresi: clicca QUI).
Il poster è stato tra i più letti ed esaminati e moltissime sono state le domande e le proposte di collaborazione che sono arrivate da più parti.
Ancora una volta Gorgona muove cuori e menti di tutte le persone che ne vengono a contatto.
Il grande interesse suscitato fa quindi ben sperare che si possa arrivare in tempi memorabili a quella svolta definitiva ed emblematica che possa suggellare in maniera definitiva l’inizio di un nuovo tratto di questo lungo percorso, dove Gorgona possa essere vista e vissuta per quello che realmente è: UN BENE COMUNE PER TUTTI.

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LORO E NOI – Storie di umani e altri animali / Una mucca-zen per amica di Marco Verdone

Copertina_LORO E NOI_ILORO E NOI
Storie di umani e altri animali
a cura di
Fabio Balocco e Piero Belletti

Tra i 19 capitoli che trattano le relazioni di amicizia e conoscenza con vari animali domestici e selvatici è presente il contributo:

Una mucca-zen per amica
di Marco Verdone

 

 

 

 

 

 

Loro e noi_mucca-zen_Rid

Non un libro sugli animali, ma un libro sull’amore che lega esseri umani ad altre specie animali. Diciassette testimonianze di persone che raccontano la loro passione e che ci fanno capire che tutto, in natura, può essere conosciuto e dovrebbe essere amato. Read More

Serata Animalesca ad Ippoasi / 2 giugno 2018

Ippoasi_2 giugno 2018

Prima di cop_rid

Il prossimo 2 giugno non perdete il grande ritorno di pizza e arrosticini all’Ippoasi! 🙂

Per l’occasione riaccenderemo i fuochi e vi delizieremo con gli arrosticini di seitan artigianale e con le gustose pizze vegane cotte in forno a legna, farcite con i formaggi vegetali gentilmente offerti da Pangea Food.

Tornerà ospite il grandissimo amico Marco Verdone, medico veterinario omeopata, che presenterà il volume “Salvati con nome. Carcere e rieducazione nonviolenta: il modello dell’Isola di Gorgona”. Insieme con lui avremo il piacere di avere come relatore anche il co-autore del libro Francesco Presti, agronomo.

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SALVATI CON NOME: presentazione del libro a Castione Andevenno (SO) / 31 maggio 2018

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Gorgona e altre isole-carcere. Soprattutto una lettura di Salvati con nome / di Fabio Gianfilippi

di Fabio Gianfilippi
magistrato di sorveglianza, Tribunale di sorveglianza di Spoleto
Questione giustizia
Il libro, tessuto con sensibilità da Silvia Buzzelli e Marco Verdone, è una narrazione a molte voci. Vi si racconta la specialità del progetto rieducativo che si è a lungo condotto nell’isola del Mar Ligure e che, anche se l’attualità sembra segnare tristi arretramenti, merita invece di essere proseguito e replicato altrove. Se il reato è nel suo fondo cecità all’altro e ai suoi bisogni, la pena deve avere l’obiettivo primario di condurre la persona condannata a scoprire il valore del diverso da sé.

Intervista al prof. Luigi Lombardi Vallauri: questione animale, nonviolenza e il modello Gorgona

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In uno dei primi giorni di primavera del 2018 la Comunità Interspecifica Ondamica ha intervistato il prof. Luigi Lombardi Vallauri, filosofo del diritto, su alcuni temi che incrociano la questione animale, la detenzione, la nonviolenza e l’inedito modello rieducativo del carcere dell’isola di Gorgona.
CLICCA QUI per l’intervista

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Animali. Né cose né macchine / Radio 3: UOMINI E PROFETI / con Marco Verdone, Franco Marcoaldi

Miniatura Uomini e profeti copia_RIDUOMINI E PROFETI
Rai Radio 3
Sabato 20 aprile 2013 

Animali. Né cose né macchine
con Marco VerdoneFranco Marcoaldi

Per riascoltare la puntata con immagini evocatrici e ruminativo/meditative CLICCA QUI

In fondo alcune integrazioni…

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SALVATI CON NOME – Carcere e rieducazione nonviolenta: il modello dell’isola di Gorgona / a cura di Silvia Buzzelli e Marco Verdone

Prima di cop_ridSALVATI CON NOME
Carcere e rieducazione nonviolenta:
il modello dell’isola di Gorgona
a cura di
Silvia Buzzelli e Marco Verdone

Giappichelli Editore – Torino, 2018
XXII-218
formato cartaceo – ISBN 978•88•9211060•1 – € 30,00

http://www.giappichelli.it/salvati-con-nome,9211060

⇒QUI la pagina facebook del libro

⇒QUI la SINOSSI e l’INDICE SOMMARIO

A seguire alcuni contributi complementari:

QUI l’intervista al prof. Luigi Lombardi Vallauri: questione animale, nonviolenza e il modello Gorgona (2018)
QUI l’intervista di Antonio Priolo a Marco Verdone: Intorno all’antispecismo. RE NUDO (maggio 2016)
QUI la conferenza al TEDx Lake of Como di Marco Verdone dal titolo: Peace with non human animals (2015)
QUI l’intervista di Gabriella Caramore, Radio3, UOMINI E PROFETI, a Marco Verdone: Animali. Né cose né macchine (2013)

SINOSSI

Portavoce di un nuovo approccio alla relazione tra soggetti animali umani e non umani, questo libro è un’assoluta novità nel panorama del diritto penitenziario e, più in generale, delle prassi rieducative a cui deve tendere la pena (art. 27 Cost.). A partire dai confini di una remota isola carceraria, un inno universale e corale alla nonviolenza come strumento per creare un nuovo modo di vedere e di vivere la realtà che ci circonda.

Come scrivono i due curatori nella Prefazione: «Potrebbe suscitare perplessità, per un testo che nasce in ambito giuridico, inserire nel suo catalogo delle idee parole come mare, olivi, Costituzione, mucche, maiali, cani, cucina, archivi, sentenze, pasta, pomodori, diritti e varie altre. Si intravede, quindi, già una prima sfida: lessicale, culturale, etica, giuridica. Siamo ai confini delle categorie viventi ma anche, come vedremo, di altri ambiti che qui, volutamente, si intrecciano, si confondono e si contaminano, facendosi scoprire, infine, vicini e interconnessi.»

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A tu per tu con l’autore / Incontro con Emanuela Nava, autrice del libro “Il cielo tra le sbarre”/ Biblioteca S. Giorgio di Pistoia / 12 gennaio 2017

a-tu-per-tu-con-lautore_2-pL’iniziativa, nata dalla collaborazione con la casa editrice Raffaello, sarà l’occasione per incontrare, nei cinque appuntamenti pomeridiani, alcuni dei più conosciuti scrittori per ragazzi presenti in questo catalogo editoriale. Un’opportunità per avvicinare i ragazzi alle infinite sfaccettature che la lettura presenta, accompagnati nella scoperta dagli stessi autori dei testi.

Giovedì 12 gennaio 2017, ore 16.00

Incontro con Emanuela Nava, autrice del libro Il cielo tra le sbarre
Dialoga con l’autrice il medico veterinario Marco Verdone che ha prestato servizio, per 25 anni, sull’isola Carcere della Gorgona.

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La favola, senza lieto fine, dell’isola di Gorgona. Intervista a Marco Verdone / di Camilla Esposito

_dsc2380-kopieNAPOLI – Sabato 12 novembre, la sede LAV di Napoli in via Toledo è riuscita finalmente a ospitare l’incontro, da tempo bramato, con il Dottor Marco Verdone, autore nel 2015 de L’isola delle bestie, veterinario omeopata o “post-omeopata”, come lui stesso preferisce definirsi, e per 25 anni veterinario presso la Casa di Reclusione di Gorgona, isola carcere situata nel Mar Ligure.
Sembrerebbe un romanzo fantasy, un mito, una previsione utopistica il racconto dell’esperienza dell’isola carceraria di Gorgona, se non avessimo incontrato di persona colui che quella esperienza l’ha vissuta, l’ha immaginata e resa possibile. L’antico carcere di Gorgona, in attività dal 1869, oggi sottosezione del carcere di Livorno, è una delle poche realtà carcerarie italiane in cui i detenuti godono di enormi spazi di libertà, e del contatto con animali non umani. Inoltre è una delle poche carceri italiane in cui, a tutti e 70 i detenuti ospitati, è assicurato l’accesso al lavoro e un salario, seppur di minima entità. Il lavoro in questione è quello agricolo e soprattutto di allevamento e macello.

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