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Il disinteresse per le buone pratiche penitenziarie (riflessioni sul caso Gorgona) / di Silvia Buzzelli

Penale contemporaneoInteressante e importante articolo della Prof. Silvia Buzzelli (docente di Diritto penitenziario e Procedura penale europea e sovranazionale, Università degli studi di Milano – Bicocca) sul “caso Gorgona” apparso sulla rivista DIRITTO PENALE CONTEMPORANEO (8 Luglio 2016).

SOMMARIO: 1. Tanti volti, uno stesso nome. – 2. L’interruzione di un efficace progetto rieducativo. – 3. Il “referente presente”. – 4. Lavoro responsabile, lavoro violento, business penitenziario.

Leggi e scarica l’articolo in pdf

Manifestazione per salvare il progetto Gorgona / Livorno 18 giugno 2016 ore 11.00 / Piazza G. Micheli (monumento Quattro mori)

Manifestazione organizzata da Essere AnimaliLAV e Ippoasi
a supporto del “Progetto Gorgona” 

Fermiamo le macellazioni degli animali che hanno svolto un importante ruolo nella rieducazione nonviolenta delle persone detenute nell’ultima isola carcere d’Italia.

— QUI l’articolo del corriere.it: «Chiudete il mattatoio del carcere di Gorgona». I cittadini in piazza
Sino al 2014 il macello era chiuso, assieme all’avvio di un progetto straordinario di pedagogia della non violenza / di Marco Gasperetti

# QUI il video-messaggio di Roberto Marchesini a sostegno del “Progetto Gorgona”
Roberto Marchesini è Etologo, filosofo, saggista. Direttore di Siua, Scuola di Interazione Uomo-Animale e del Centro Studi Filosofofia Postumanista.

• • • Cosa è il Progetto Gorgona?
Gorgona è l’ultima isola-carcere presente in Italia, collocata di fronte a Livorno e inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Qui scontano la propria pena alcune decine di detenuti a cui è data la possibilità di lavorare in attività agricole e zootecniche. Infatti sono presenti tutte le specie animali domestiche attorno alle quali si è sviluppata una riflessione originale rispetto alle implicazioni relazionali e rieducative.

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Appello per Gorgona: l’isola delle buone pratiche / Adesioni di giuristi e altre persone esperte

La comunità che si è creata nel corso degli ultimi 20 anni attorno all’esperienza di Gorgona è vasta e multiforme. E oggi si sta riunendo a sostegno della tutela degli animali presenti e all’insegna di una relazione nonviolenta e veramente rieducativa. La profondità del messaggio è testimoniata da questi primi firmatari. Si tratta di un’opportunità che la Politica e i nostri Amministratori Pubblici dovrebbero cogliere e farne punto di eccellenza etica. 

Una nuova tappa della campagna per salvare il Progetto Gorgona e gli animali ospiti dell’isola-carcere. Dopo il mail bombing alle autorità dei mesi scorsi, ecco un appello sottoscritto da giuristi e intellettuali per chiedere la salvezza degli animali e il proseguimento del progetto di educazione e reintegro sociale condotto alla Gorgona, avendo gli animali come fondamentali collaboratori.
Qui sotto il comunicato diffuso da 
Lav, Essere Animali e Fattoria della pace-Ippoasi, capofila della campagna.

Vi invitiamo a condividere e ad approfondire. E’ una questione locale ma dal respiro globale. Ecco perché iniziammo a raccontare le storie di questo luogo con “Il respiro di Gorgona” (Libreria Editrice Fiorentina, 2008), proseguendo con “Ogni specie di libertà” (Altreconomia edizioni, 2012) e arrivando a “L’isola delle bestie” (Marotta&Cafiero editori, 2015).

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COMUNICATO STAMPA (Lav, Essere Animali, Fattoria delle Pace Ippoasi)

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Stock Island e l’isola carcere di Gorgona: modelli di convivenza tra uomini e animali / di Tamara Mastroiaco

Stock Island e l’isola carcere di Gorgona: modelli di convivenza tra uomini e animali
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Fonte: http://www.italiachecambia.org

Isole, carceri e rifugi per animali: sono i principali punti in comune tra Stock Island e Gorgona. L’unica sostanziale differenza? Il destino dei due progetti: mentre la prima spicca il volo, la seconda rischia di essere affossata dall’Amministrazione penitenziaria.

Stock Island Detention Center è diventato, negli anni, anche un santuario per animali di allevamento, esotici e domestici
Stock Island Detention Center è diventato, negli anni, anche un santuario per animali di allevamento, esotici e domestici

Stock Island Detention Center, in Florida, è un carcere noto tra gli abitanti per avere una doppia valenza sociale: oltre ad essere un centro di riabilitazione per le persone, è diventato, negli anni, anche un santuario per animali di allevamento, esotici e domestici, trascurati oppure sequestrati a persone che li maltrattavano o abusavano di essi. Il rifugio, fondato nel 1994, è nato inizialmente con la costruzione di un piccolo stagno per salvare le anatre che spesso venivano ferite o uccise dalle automobili di passaggio sulla strada che costeggia la struttura penitenziaria. Quando si è sparsa la voce che il carcere accoglieva animali bisognosi, il piccolo rifugio si è trasformato in un santuario vero e proprio destinato a tutti gli animali di tutte le specie, anche quelle selvatiche, sequestrate al commercio di animali esotici. Tra i residenti più noti c’è Mo, un bradipo, diventato una sorta di “mascotte” dell’istituto.

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Salviamo gli animali di Gorgona. L’isola modello di convivenza e civiltà / di Claudia Squadroni / Impronte febbraio 2016

Un interessante articolo di Claudia Squadroni per la rivista della Lav “IMPRONTE” che riassume in modo puntuale alcuni fondamentali passaggi che stavano portando il carcere dell’isola di Gorgona (LI) ad essere un faro nell’ambito dell’approccio nonviolento alla rieducazione delle persone detenute (e non solo) attraverso una relazione rispettosa ed empatica con gli animali non umani presenti sull’isola.

 

Molte di queste riflessioni e testimonianze dirette sono contenute nell’ultimo libro di Marco Verdone L’ISOLA DELLE BESTIE (Marotta&Cafiero editori) con la prefazione di Silvia Buzzelli.

[LEGGI QUI L’ARTICOLO COMPLETO]

Pace con gli animali non umani / Incontro con Marco Verdone alla Biblioteca delle Oblate / Firenze, 16 febbraio 2016

Martedì, 16 febbraio 2016
“Pace con gli animali non umani”
Quando: mar, 16 febbraio, 17:30 – 18:30
Dove: Biblioteca delle Oblate, Via dell’Oriuolo, 24, 50122 Firenze, Italia (mappa)
Sala Conferenze – Piano Terra: Incontro sul tema del rispetto degli “animali non umani”. Presentazione del progetto Gorgona promosso dal dott. Marco Verdone vincitore del premio “Firenze per le culture di pace” per la sezione “progetto di pace” (QUI il link diretto al video).
A cura dell’Associazione Un Tempio per la Pace (Firenze)

# Vedi anche il video dell’intervento di Marco Verdone al TEDx LakeComo 2015:
Peace with non human animals 

Un premio letterario per il Progetto Gorgona / Firenze per le Culture di Pace 2015 (VIDEO)

IL PROGETTO GORGONA è risultato vincitore del premio letterario promosso dall’Associazione
UN TEMPIO PER LA PACE di Firenze.

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X Edizione del premio letterario Firenze per le Culture di Pace 2015
Sezione: PROGETTO DI PACE

>> QUI il VIDEO dell’intervento di Marco Verdone in occasione del ritiro del Premio.

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Alla Gorgona gli animali hanno un posto speciale: parola di veterinario / La città invisibile / di Marco Verdone

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Alla Gorgona gli animali hanno un posto speciale: parola di veterinario
La città invisibile
di Marco Verdone

Se un abitante di un altro pianeta potesse osservare per un certo tempo quello che la specie umana sta provocando sull’unico mondo che occupa, ne dedurrebbe che siamo un gruppo di terrestri parassiti e violenti. Ci ammazziamo tra di noi, sterminiamo le altre specie (animali non umani e vegetali), sottraiamo spazi vitali, modifichiamo paesaggi e, nonostante segnali evidenti, ci ostiniamo a non cambiare le nostre attività climalteranti. La specie umana è in guerra contro tutti, ma soprattutto, contro se stessa.

Pur facendo parte dello stesso pianeta e vivendo in un intreccio di relazioni vitali che ci rendono interdipendenti gli uni dagli altri, dimostriamo di non rendercene conto. I nostri sensi appaiono annebbiati, le nostre percezioni alterate, la nostra coscienza azzerata. Ma questi tre strumenti sono essenziali per capire le vere cause dei problemi, riportare ordine e promuovere la pace con il resto dei viventi. La pace è un processo lento e forse, per noi umani, non ancora realizzabile. Ma è l’unica meta possibile alla quale mirare. Ognuno percorrendo la strada che la vita gli ha assegnato.

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Gorgona, un sogno sospeso / QuattroZampe / maggio 2015

GORGONA, un sogno sospeso
QuattroZampe / maggio 2015
di Lino Cavedon
Foto di Rachele Z. Cecchini

Clicca QUI per leggere tutto l’articolo

Dall’Editoriale
GORGONA, ultima isola-carcere

“È l’unica isola-carcere d’Italia, un modello che fa scuola, dove ben settanta detenuti italiani e stranieri “a custodia attenuata” lavorano curando la terra e gli animali. Si tratta di Gorgona, in provincia di Livorno: un progetto che riabilita per davvero. Qui bovini, equini, pecore, capre, cani e gatti non giudicano, ma sono compagni di vita. Insegnare ad avere rispetto per gli animali, i più deboli, ha uno straordinario valore etico e riabilitativo, come dice lo stesso veterinario Marco Verdone. Loro sono i migliori terapeuti, quasi fossero “educatori non istituzionali”. Per molti di questi animali da reddito, minacciati dal mattatoio, intere scolaresche hanno chiesto e ottenuto la domanda di “Grazia”. Ma dopo circa un quarto di secolo questo paradiso terrestre per uomini e animali, protagonista della storia del mese, arricchita con le splendide foto di Rachele Z. Cecchini , sembra si stia sgretolando, tra incarichi non più riconfermati e perdita di autonomia. Ci auguriamo che questo nobile progetto riprenda la direzione giusta, visto che a chiederlo è una vasta rete solidale costituitasi attorno allo stesso, che ha affascinato chiunque ne sia venuto a conoscenza (…)”

Riconversione: (ri)facciamo la pace

Luca Martinelli di Altreconomia ha vinto l’edizione 2014 del premio giornalistico “Questione di stili” dedicato a Sabrina Sganga, giornalista di Controradio scomparsa due anni fa. Il riconoscimento va a un progetto giornalistico da realizzare: quello proposto dal redattore di Ae è dedicato al tema della “Riconversiòne” (ne anticipiamo l’introduzione). 
Qui
 e qui puoi ascoltare l’audio della cerimonia (l’intervento di Luca nella seconda parte, dal minuto 33’20”) 

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Gente del deserto – Esperienza omeopatica con il popolo Saharawi di Marco Verdone

Gente del deserto – Esperienza omeopatica con il popolo Saharawi
di Marco Verdone

Fonte: Il Granulo
29/10/2010 

La medicina omeopatica al servizio della gente del deserto

Secondo l’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR, http://www.unhcr.ch), ci sono nel mondo oltre 20 milioni di profughi: quasi la metà sono donne e bambini. Tra di essi troviamo anche i circa 200 mila Saharawi che, da oltre 30 anni, quasi ignorati dagli organismi internazionali, sono accampati nell’inospitale deserto del Sahara algerino. E’ proprio qui che circa 7 anni fa li abbiamo incontrati per la prima volta e abbiamo iniziato un reciproco cammino di conoscenza. La nostra idea era di offrire a questo popolo rifugiatosi nel Sahara uno strumento utile: la medicina omeopatica. Read More

Video missione omeopatia con i Saharawi – 2002 (campi profughi Algeria)

Il primo video (2002) del progetto di introduzione dell’omeopatia veterinaria nei campi profughi Saharawi (riprese di Marco Verdone).
Clicca qui per vederlo su arcoiris.tv


Per saperne di più:

L’approccio omeopatico nell’ambito del progetto di sanità animale presso il popolo Sahrawi (Tindouf – Algeria); Medicina Naturale, n.6 novembre 2002
– Omeopatia nel deserto del Sahara: il Progetto DEMHOS con il popolo Saharawi; ATTI VII Congresso FIAMO – Roma 10-12 novembre 2006

Nel 1975, scacciata dall’invasione dell’esercito marocchino che occupa il loro territorio, la popolazione saharawi (nomadi abitanti del deserto del Sahara) sono dovuti fuggire e hanno trovato riparo in Algeria, in 5 campi profughi alle porte di Tindouf. D’allora vivono ancora lì, profughi e dimenticati dalla comunità internazionale che non fa abbastanza per far rispettare i diritti di un popolo che non ha ricchezze da sacrificare sull’altare della politica. Questo video, dell’associazione Africa70 che si occupa di loro, mostra la precarietà delle condizioni di vita di questa gente.