Gorgona, un paradiso per prigione

Una nostra collaboratrice ha trascorso tre giorni sull’isola-carcere di Gorgona, a contatto con i detenuti. Ecco il suo racconto.
di Maria Brigida Langellotti

Toscana, 22 ottobre 2007 – Non c’è vento, si parte. Mentre in tv impazza l’Isola dei Famosi, io decido di visitare l’Isola dei detenuti. Gorgona, la più piccola e la più settentrionale delle isole dell’Arcipelago Toscano. Niente fusi orari, basta prendere un traghetto, anzi la motovedetta della polizia penitenziaria.  Per raggiungere l’isola serve un permesso speciale, bisogna essere o residenti o parenti di un detenuto o di un agente. Io sono autorizzata dal ministero della Giustizia. Mi fermerò tre giorni. Arrivo di domenica, e la passo a osservare da lontano i protagonisti dell’Isola: i detenuti. Sono già nelle sezioni, non posso avvicinarli ma solo scrutarli. La serata scorre lenta, allo spaccio della caserma e in spiaggia. Il lunedì mi sveglio presto: è un giorno di novità, sull’Isola arriva il nuovo direttore del carcere, Ester Ghiselli, accompagnata dal suo predecessore Salvatore Iodice. Il loro ok dà inizio al mio tour carcerario. (… leggi tutto)

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