IL PROGETTO
Cosa racconta di noi un piatto di carne? Tradizioni antiche, domeniche in famiglia intorno a un tavolo. Ma racconta anche, nell’ultimo secolo, la storia di un benessere artificiale, che ha imposto enormi sacrifici umani e ambientali per poter essere alla portata di tutti. Per soddisfare il nostro bisogno di carne abbiamo negato all’animale la sua dignità di essere vivente, trasformandolo in un prodotto industriale a buon mercato da consumare su vasta scala. Per far crescere i nostri pascoli abbiamo distrutto foreste, inaridito territori, sottomesso interi popoli. La carne che mangiamo racconta del rapporto che abbiamo con ciò che ci circonda e con noi stessi. Tutto questo è La carne che siamo: uno spettacolo tra arte dal vivo e reportage che sappia affiancare all’esperienza emotiva una riflessione sulle cause e sulle conseguenze delle nostre scelte alimentari. Non uno spettacolo contro il consumo di carne, dunque, ma un lavoro sul valore dell’animale e del cibo che ci viene offerto al costo del suo sacrificio. Per aiutarci a ricordare che, in fondo, siamo animali anche noi.
Lunedì 17 ottobre, presso Ippoasi – Fattoria della Pace di Marina di Pisa, abbiamo girato la nostra prima intervista: Marco Verdone, veterinario omeopata responsabile degli animali della Casa di Reclusione dell’isola di Gorgona (LI), ci ha concesso un po’ del suo tempo per parlarci dei problemi legati all’allevamento intensivo e presentarci alcune possibili alternative.