Ciò che non possiamo contenere in noi
L’isola delle bestie: recensione di Lisa Romiti
Finalmente in silenzio, potevo riprendere la lettura lenta di un gruppo di racconti inediti.
Tornavo volentieri a immergermi nelle immagini e nei sentimenti evocati, per vari motivi: intanto perché chi me ne dava la possibilità, esprimeva così una condivisione e una fiducia da tenere di conto, poi perché rispecchiavano pienamente il mio sentire e inoltre perché aprivano una finestra su un mondo che conoscevo assai bene, del quale facevo in qualche modo parte seguendone da tempo le vicende ma dove, fisicamente, non ero mai stata.
Dunque mi pareva di essere lì, dietro una siepe o seduta su un sasso, o esattamente accanto a chi narrava e viveva, anche se nessuno mi avrebbe visto…
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