Giornata Nazionale di Studi
La rabbia e la pazienza
Granello di Senape-Ristretti Orizzonti – Centro di Documentazione Due Palazzi
Casa di Reclusione di Padova – Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia
Venerdì 22 maggio 2015, ore 9.30-16.30
QUI la registrazione video di tutti gli interventi a cura di Radio Radicale
Imparerai che quando senti rabbia hai il diritto di averla, ma ciò non ti dà il diritto di essere crudele” (William Shakespeare)
La rabbia è dentro le vite di tutti, ma nelle storie delle persone che hanno passato il limite della legalità, e che vivono l’esperienza del carcere, la rabbia spesso è il “filo conduttore” di tutta un’esistenza. PRIMA, quando hanno commesso quei reati, per i quali la spinta più forte gli è venuta proprio dalla rabbia, dal rancore, dal risentimento, poi, mentre scontano la pena, perché, come ha scritto un ergastolano, “La colpa non è sempre di coloro che cedono alla rabbia, ma in parte pure di chi la provoca, di chi anche dentro una galera tenta di farti restare quello che sei o farti tornare quello che eri”. E DOPO, quando invece la pena stanno finendo di scontarla, per chi per lo meno un fine pena ce l’ha, la compagna di viaggio più presente diventa l’impazienza, quella che vorrebbe farti “recuperare il tempo perso” e rischia invece di bruciare il tuo percorso. Ecco allora perché vogliamo parlare di rabbia e pazienza.