Con la delibera n. 1233 del 22.12.2014 la Regione Toscana ha emanato le “Linee d’indirizzo per l’accesso degli animali d’affezione in visita a degenti presso Strutture sanitarie e ospedaliere pubbliche e private accreditate.”
L’intento è di “richiamare le Strutture sanitarie e ospedaliere della Regione Toscana pubbliche e private accreditate, alla necessità di adeguarsi alle Linee d’indirizzo della presente D.G.R. per quanto concerne l’accesso degli animali d’affezione in visita a degenti presso tali Strutture, riconosciuti come parte integrante della vita di persone e famiglie”.
Significativo il richiamo al termine “esseri senzienti” così come espresso nell’art. 13 del Trattato di Lisbona e alla soggettività animale.
Ugualmente degno di nota è il superamento del concetto di proprietà/padrone che viene sostituito dai termini responsabile/referente in linea con il riconoscimento della soggettività animale non umana alla quale si attribuisce il ruolo di “portatori di un valore intrinseco”.
Al di là di alcuni tecnicismi dovuti alla delicata interazione con strutture ospedaliere e sanitarie, – e a una cultura che purtroppo vede ancora con eccessiva preoccupazione l’animale non umano come potenziale veicolo di malattia per l’umano -, resta di indubbia importanza la finalità di “Assicurare la continuità della relazione empatico-affettiva tra i responsabili-referenti degenti presso tali Strutture e i loro animali.” Dove per “loro animali” si intende la partecipazione allo stesso nucleo familiare.
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Qui il link al sito della Regione Toscana
–> Commento alla delibera Regione Toscana n. 1233 del 22.12.2014: Il diritto di visitare un amico malato (leggi l’articolo in pdf)