Sinuosa, avvolgente, inebriante…
L’onda a spirale emanata dal cono di Astaghanda, una speciale miscela di erbe, si formava ondeggiando nell’aria. Vi si intravedevano profili diversi, ma solo per qualche attimo: le volute si formavano e deformavano, divenendo a volte intense ed altre eteree, per poi scomparire nel nulla, per quanto lo sguardo poteva percepire. Eppure, era proprio dopo essere divenuta invisibile agli occhi, che la sua presenza si faceva tangibile: a quel punto la fragranza d’incenso accarezzava ogni poro, giungendo ai nasi sensibili e portando l’annusatore lontano, in un imprevisto viaggio! (continua a leggere il racconto QUI]