Interessante e importante articolo della Prof. Silvia Buzzelli (docente di Diritto penitenziario e Procedura penale europea e sovranazionale, Università degli studi di Milano – Bicocca) sul “caso Gorgona” apparso sulla rivista DIRITTO PENALE CONTEMPORANEO (8 Luglio 2016).
SOMMARIO: 1. Tanti volti, uno stesso nome. – 2. L’interruzione di un efficace progetto rieducativo. – 3. Il “referente presente”. – 4. Lavoro responsabile, lavoro violento, business penitenziario.
Roberto Marchesini* ha voluto sostenere la manifestazione a supporto del Progetto Gorgona mettendoci la faccia con questo video messaggio e la firma (QUI l’Appello che ha sottoscritto insieme ad altre autorevoli persone del mondo giuridico, della cultura, della comunicazione scientifica, dei media).
*Roberto Marchesini è etologo e filosofo. Fondatore e Direttore presso Centro Studi Filosofia Postumanista e Fondatore e Direttore presso Siua
Fermiamo le macellazioni degli animali che hanno svolto un importante ruolo nella rieducazione nonviolenta delle persone detenute nell’ultima isola carcere d’Italia.
• • • Cosa è il Progetto Gorgona?
Gorgona è l’ultima isola-carcere presente in Italia, collocata di fronte a Livorno e inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Qui scontano la propria pena alcune decine di detenuti a cui è data la possibilità di lavorare in attività agricole e zootecniche. Infatti sono presenti tutte le specie animali domestiche attorno alle quali si è sviluppata una riflessione originale rispetto alle implicazioni relazionali e rieducative.
Grande interesse hanno suscitato recenti servizi e articoli sull’esperienza sviluppata nel carcere dell’isola di Gorgona (LI) dove, per oltre 20 anni, si è attivata una riflessione corale sulla relazione etica tra umani (detenuti e non) e gli animali ospiti (allevati).
Migliaia di persone chiedono a gran voce di tutelare tutti gli animali presenti sottraendoli da logiche si sfruttamento e dalla morte violenta per macellazione. Per tale ragione, e in base al dettato costituzionale e alla missione dell’istituzione carceraria, si chiede la DEFINITIVA CHIUSURA DEL MACELLO presente sull’isola. Sia a beneficio dei soggetti animali presenti che del percorso rieducativo delle persone recluse.
Come si legge nell’Appello firmato da importanti figure del mondo giuridico, della cultura, della comunicazione e dello spettacolo:
L’esperienza di Gorgona rappresenta, pertanto, un originale e innovativo progetto etico, ispirato al principio del rispetto dell’alterità umana e non umana quale fondamentale e ineludibile premessa per la rieducazione delle persone detenute (articolo 27 della Costituzione Italiana). L’esperienza di Gorgona è unica anche dal punto di vista degli animali presenti sull’isola, che sono sempre più visti come partner di relazione e non come beni da cui trarre profitto. Tutto questo in un contesto storico, culturale, giuridico e politico in cui la cosiddetta “Questione Animale” sta assumendo una sempre maggiore rilevanza (basti pensare che ad essa è dedicato il VI volume, curato da S. Castignone e L. Lombardi Vallauri, del “Trattato di Biodiritto” diretto da S. Rodotà e P. Zatti).
L’isola che c’è: il nuovo progetto di Teecotee ispirato dalle foto di Rachele Z. Cecchini
Alcuni degli scatti della fotografa e giornalista Rachele Z. Cecchini*, venuta a visitare Gorgona in alcune occasioni e che hanno ispirato l’ultima creazione di TEECOTEE** per la realizzazione di T- shirt dedicata al sostegno del Progetto Gorgona: L’ISOLA CHE C’E’.
**Teecotee diffonde messaggi di rispetto verso gli animali attraverso le sue magliette. Parte del ricavato è destinato alla realizzazione del santuario di yogurt, rifugio per conigli e altri piccoli animali.
Gorgona è un’isola dell’Arcipelago toscano, colonia penale dal 1869, carcere due volte, in quanto circondata dal mare e dalle limitazioni strutturali della detenzione. Carcere anche per gli animali che vi hanno vissuto, in quanto animali da “reddito”, per definizione destinati ad una pena infausta. A Gorgona nasce e si sviluppa un esperimento eccezionale dal punto di vista dell’approccio nonviolento, antispecista, compassionevole, alle dinamiche della relazione umano – non umano, al carcere e alla pena per i detenuti e per gli animali. Protagonista di questa esperienza è Marco Verdone, medico veterinario omeopata ed antispecista che dall’utopia del progetto Gorgona ha realizzato un sistema sociale alternativo dove l’uomo non ha più la necessità di uccidere i suoi compagni di viaggio. Verdone questa esperienza ha provato a condividerla, attraverso la pubblicazione di diversi libri (Il respiro di Gorgona, Ogni specie di libertà, L’isola delle bestie) e con la promozione di un movimento (una comunità in movimento) denominato Ondamica.
Peace with non human animals (Video) Marco Verdone
TEDxLakeComo 2015
Il 14 novembre 2015 al TEDx Lake Como (7a edizione) è stata affidata la parola PEACE a Marco Verdone.
Il giorno prima avvengono gli attacchi terroristici a Parigi.
Il tema sul quale gli è stato chiesto di esprimersi è stata la sua esperienza con gli animali non umani che ha dovuto sintetizzare nei 18 minuti che ogni evento TED mette a disposizione.
“SHARE” è il tema attorno al quale è stato preparato TEDxLakeComo 2015.
Queste le parole chiave della settima edizione: open source, empathy, distribution, trust, teaching , mapping, gift, peace, web, singularity, men & machines, chord, commons, humans & nature, future.
Una bella esperienza che oggi è disponibile in video.
>> QUI il VIDEO: Peace with non human animals (disponibile con sottotitoli in italiano o INGLESE. Per visualizzarli, cliccare sulla ruota dentata in basso a destra della finestra video, poi cliccare su “Sottotitoli” e selezionare la lingua inglese o italiano).
La comunità che si è creata nel corso degli ultimi 20 anni attorno all’esperienza di Gorgona è vasta e multiforme. E oggi si sta riunendo a sostegno della tutela degli animali presenti e all’insegna di una relazione nonviolenta e veramente rieducativa. La profondità del messaggio è testimoniata da questi primi firmatari. Si tratta di un’opportunità che la Politica e i nostri Amministratori Pubblici dovrebbero cogliere e farne punto di eccellenza etica.
Una nuova tappa della campagna per salvare ilProgetto Gorgona e gli animali ospiti dell’isola-carcere. Dopo il mail bombing alle autorità dei mesi scorsi, ecco un appello sottoscritto da giuristi e intellettuali per chiedere la salvezza degli animali e il proseguimento del progetto di educazione e reintegro sociale condotto alla Gorgona, avendo gli animali come fondamentali collaboratori.
Qui sotto il comunicato diffuso da Lav, Essere AnimalieFattoria della pace-Ippoasi, capofila della campagna.
Doppio appuntamento che vedrà impegnati Sonia Campa e Marco Verdone.
1) Il primo si terrà venerdì 20 maggio alle 19:00 quando, presso il Circolo Arci La Rinascita – Ponsacco (PI). Sonia Campa (Autrice de “L’insostenibile tenerezza del gatto” Newton Compton) modererà l’incontro durante il quale Marco Verdone presenterà il suo ultimo libro “L’isola delle bestie” (Marotta&Cafiero editori), consentendoci di immergerci nelle storie e nella realta’ del carcere di Gorgona, un luogo in cui detenzione umana e animale si intrecciano in destini comuni ma si offrono a crescite reciproche. QUI pagina facebook
Al termine della presentazione è previstà una cena vegana curata dall’ Associazione Buon Pro.
2) Il secondo, più intrattenitivo, e’ previsto per domenica 22 maggio nei pressi Vada (LI) QUI pagina facebook Si tratta di un apericena a tema organizzato dall’Associazione Amici del Gatto Onlus di Cecina (LI) durante il quale, tra un pasto vegetariano/vegano ed un altro, avremo modo di parlare di gatti liberi e di convivenza urbana. Sonia Campa e Marco Verdone porteranno anche le loro riflessioni e testimonianze riguardo un’esperienza comune che li ha visti coinvolti con le scuole in prima linea su quel territorio.
Siamo convinti che la relazione con gli animali possa essere il viatico per diffondere e testimoniare messaggi di pace di carattere universale, che gli animali ci offrano una voce ed una via per perseguire un bene comune che ci consenta di migliorarci e diventare abitanti migliori di questo pianeta perche’, come dice qualcuno, “la terra che ci ospita comunque e’ l’ultima a decidere”. Chi non vede queste connessioni e considera tutto questo come un mero esercizio passionale, e’ probabilmente il primo ad aver bisogno di mettere alla prova le proprie convinzioni partecipando ad uno di questi incontri.
Isole, carceri e rifugi per animali: sono i principali punti in comune tra Stock Island e Gorgona. L’unica sostanziale differenza? Il destino dei due progetti: mentre la prima spicca il volo, la seconda rischia di essere affossata dall’Amministrazione penitenziaria.
Stock Island Detention Center è diventato, negli anni, anche un santuario per animali di allevamento, esotici e domestici
Stock Island Detention Center, in Florida, è un carcere noto tra gli abitanti per avere una doppia valenza sociale: oltre ad essere un centro di riabilitazione per le persone, è diventato, negli anni, anche un santuario per animali di allevamento, esotici e domestici, trascurati oppure sequestrati a persone che li maltrattavano o abusavano di essi. Il rifugio, fondato nel 1994, è nato inizialmente con la costruzione di un piccolo stagno per salvare le anatre che spesso venivano ferite o uccise dalle automobili di passaggio sulla strada che costeggia la struttura penitenziaria. Quando si è sparsa la voce che il carcere accoglieva animali bisognosi, il piccolo rifugio si è trasformato in un santuario vero e proprio destinato a tutti gli animali di tutte le specie, anche quelle selvatiche, sequestrate al commercio di animali esotici. Tra i residenti più noti c’è Mo, un bradipo, diventato una sorta di “mascotte” dell’istituto.
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